PARTE I
Area didattica
1- La Scuola è responsabile della qualità delle attività educative e formative.
La Comunità scolastica si impegna, con l’apporto della professionalità dei docenti e con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle Istituzioni e della società civile, a garantire l’adeguatezza dell’offerta formativa alle esigenze culturali degli alunni, nel rispetto degli obiettivi e degli standard del sistema nazionale di Istruzione.
2- L’autonomia didattica, organizzativa, di sperimentazione, ricerca e sviluppo costituiscono gli strumenti indispensabili affinché le potenzialità di ogni alunno possano essere adeguatamente valorizzate e tradursi in concrete competenze misurabili e certificabili.
3- La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire un’efficace Continuità educativa:
- “Continuità orizzontale” per riorientare gli studenti in difficoltà, facilitandone il passaggio tra i diversi ordini di studi e tra il Sistema dell’Istruzione e della Formazione. Con questa strategia si garantisce l’assolvimento dell’Obbligo formativo e la prevenzione del fenomeno dell’abbandono.
“Continuità verticale” con la Scuola media per promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni, costruire saperi sistematici e significativi e prerequisiti indispensabili per un positivo processo di insegnamento/apprendimento. Gli interventi mirano a supportare gli studenti nel difficile passaggio dalla Scuola media all’Istituto superiore, trasformando questo momento di criticità in un’occasione di sviluppo personale.
4- Per quanto concerne i libri di testo, i Dipartimenti assumono come criterio di riferimento l’omogeneità della scelta ai fini di assicurare soluzioni di praticità per i docenti (assegnati a sedi diverse) e di economicità per le famiglie degli alunni che richiedono il passaggio da un sezione/ sede/ indirizzo all’altro. La scelta risponde inoltre alla funzionalità e alla validità culturale nell’ottica di rispondenza ai bisogni degli studenti.
5- Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa il docente opera in coerenza con la programmazione didattica, tenendo presente la necessità di rispettare i ritmi di apprendimento e le esigenze peculiari dell’età giovanile (tempo libero, sport, relazioni tra pari) al fine di favorire un giusto equilibrio tra le diverse componenti della persona.
6- Nel rapporto con gli allievi i docenti si adoperano per creare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e per favorire un servizio educativo e didattico di qualità.
7- La Scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti:
Piano dell’Offerta Formativa.
Attraverso il POF l’Istituto definisce la propria identità, assicurando la massima attenzione alle caratteristiche peculiari dell’utenza e la necessaria coerenza e flessibilità nell’articolazione dell’intervento educativo.
Il POF, espressione della collegialità docente, riconosce come presupposto fondamentale dell’azione didattica la centralità dell’alunno nel processo di insegnamento/apprendimento e il suo diritto al successo formativo.
Esso progetta e pianifica l’erogazione del servizio nelle sue varie fasi, regola e ottimizza le risorse di istituto, le attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata.
Esso inoltre controlla in itinere i processi attivati per riorientare efficacemente gli interventi, garantendo concretamente una riprogettazione di sistema e flessibilità funzionale ai bisogni.
L’attività curricolare si integra con Progetti che, rispondendo ai diversi bisogni degli studenti, vengono raggruppati per aree di intervento:
- Prevenzione della dispersione scolastica
- Fronteggiamento del fenomeno dell’abbandono
- Integrazione delle diversità e lotta all’esclusione
- Potenziamento delle competenze professionali
- Valorizzazione delle eccellenze
- Educazione degli adulti
La progettazione didattica promuove competenze trasversali e strategiche in grado di modificare la mappa cognitiva di chi apprende, di permanere nel tempo, di essere trasferite in situazioni nuove per tutto l’arco della vita.
Individuati i bisogni formativi dello studente in termini di stili cognitivi, ritmi di apprendimento, interessi e motivazione,stabilite le competenze disciplinari e trasversali da far capitalizzare agli alunni in uscita, la modularità dell’impianto formativo e della didattica garantiscono la personalizzazione dei percorsi e degli interventi.
I Dipartimenti analizzano lo statuto epistemologico delle discipline e ne individuano i nuclei fondanti per offrire interventi flessibili e funzionali ad ogni situazione formativa (didattica breve, moduli di raccordo).
Contratto formativo
Il docente pattuisce con la classe un “contratto” pedagogico con il quale vengono chiariti,
stabiliti e resi trasparenti:
Obiettivi formativi
Competenze disciplinari e trasversali
Ruoli reciprocamente rivestiti
Impegni reciproci
Regole dello”stare in classe” (Regolamento d’Istituto)
Criteri,tempi e metodi elle verifiche intermedie e delle valutazioni finali
Il Regolamento d’Istituto comprende le norme relative a:
- vigilanza sugli alunni
- comportamento degli alunni e regolamentazione di assenze, ritardi, uscite, giustificazioni
- uso degli spazi, biblioteca, laboratori
- conservazione delle strutture e delle dotazioni
Nel Regolamento sono inoltre definite in modo specifico:
- le modalità di comunicazione con studenti e genitori con riferimento ad incontri con i docenti, di mattina e di pomeriggio, prefissati e/o per appuntamento.
- le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o richieste da studenti e genitori, dal Comitato degli studenti e dei genitori, dei Consigli di classe e del Consiglio di Istituto.
- il calendario delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti.